Il mondo del turismo accetta la sfida “Plastic Free e non solo”

Marevivo lancia la campagna nazionale “Plastic Free e non solo per invitare tutte le strutture turistiche a eliminare la plastica usa e getta, intraprendere misure volte ad un uso più sostenibile delle risorse e attuare comportamenti virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente, in particolar modo del mare.

L’appello è rivolto alle grandi confederazioni con tutte le loro sigle, dagli alberghi ai lidi balneari, dai camping ai B&B e ad altri esercizi commerciali. Un settore, quello del turismo, che contribuisce alla crescita economica del Paese, in quanto rappresenta il 13% del PIL. Un network unico e radicato su tutto il territorio italiano che può fare la differenza nella tutela del Pianeta. Hanno già aderito Confcommercio, Federturismo, Federalberghi, FIBA e SIB.

Una, due o tre stelle marine: il percorso prevede l’attivazione di una campagna informativa unitamente all’avvio di azioni concrete che consistono in tre step diversi, ciascuno con più obiettivi da raggiungere. Per ogni risultato ottenuto l’associazione attribuirà una stella marina che testimonia l’impegno “Plastic free e non solo” della struttura. Il primo step (una stella marina) consiste in azioni dalla più facile realizzazione, come ad esempio l’installazione di dispenser per i saponi o l’eliminazione delle cannucce, fino ad arrivare al terzo step (tre stelle marine) che richiede cambiamenti più impegnativi come la dotazione di schermature solari esterne e infissi per ridurre la dispersione di calore e il rumore. La struttura rilascerà un’autocertificazione dei risultati raggiunti e Marevivo si riserverà di effettuare visite per il riscontro dei requisiti.

«Il coinvolgimento del settore turistico, grande gigante che sostiene il PIL del nostro Paese, può essere quel cambiamento fondamentale di cui abbiamo bisogno per proteggere il Pianeta», afferma la presidente di Marevivo Rosalba Giugni. «Se si mettono in moto le aziende, gli operatori e le federazioni assisteremo alla rivoluzione che tanto auspichiamo e che vede al centro degli obiettivi il passaggio all’economia circolare, unico mezzo per arrestare il degrado dilagante del quale siamo tutti testimoni impotenti

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