Carmine Bruno Rea è il nuovo Presidente di CiAl

Si è riunito oggi per la prima volta il Consiglio di Amministrazione di CIAL che, eletto dall’Assemblea dello scorso 28 aprile, sarà impegnato per i prossimi tre anni nella ricerca e definizione di nuove strategie di sviluppo in linea con gli obiettivi indicati dalle proposte del nuovo pacchetto sull’economia circolare al 2025 e al 2030.

Tre produttori di materia prima da imballaggio e tre produttori di imballaggio, oltre ad un rappresentante degli utilizzatori industriali, hanno quindi eletto il nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione e definito deleghe e poteri.

carmine bruno rea - presidente cial

Carmine Bruno Rea Presidente del Consorzio Italiano Alluminio

Si tratta di Carmine Bruno Rea che, già Presidente del Consorzio dal 2011 al 2014, subentra a Cesare Maffei, membro del nuovo Consiglio di Amministrazione di Conai in rappresentanza dei produttori di packaging in alluminio.

Nato a Napoli nel 1963, laurea in Economia e Commercio, Carmine Bruno Rea è attualmente Direttore Commerciale e Acquisti di Laminazione Sottile spa e Italcoat srl, aziende specializzate nella produzione e verniciatura di laminati in alluminio.

Nominato alla Vice Presidenza del Consorzio Lorenzo Garbellini, Amministratore Delegato di Ball Beverage Packaging Italia srl, azienda leader nella produzione di lattine per bevande in alluminio.

Carmine Bruno Rea, che da molti anni partecipa attivamente alla vita del Consorzio, sottolinea che “La raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in alluminio sono cresciuti in maniera costante e coerente, di anno in anno, in linea e, spesso, sopra gli obiettivi di legge. Oggi si raccolgono e riciclano oltre il 70% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato e possiamo affermare di aver posto le basi per nuovi e più ambiziosi obiettivi, come quelli che oggi le normative europee ci indicano. Sono ancora tanti gli spazi di crescita – prosegue Rea – ma questi stessi risultati ci permettono di guardare al futuro con maggior fiducia e consapevolezza, in virtù di una migliore e accresciuta competenza e capacità di determinare e condividere, con tutti i nostri partner territoriali, le migliori strategie e tecnologie sia di raccolta sia di trattamento e preparazione per il riciclo.”

Rea ha infine concluso ricordando come “Le finalità, i principi e gli orientamenti di quella che oggi viene chiamata Economia Circolare, sono ormai acquisiti e rendono pienamente consapevoli tutti gli attori coinvolti, inclusi i cittadini, del grande valore sociale, economico e ambientale, generato e condiviso universalmente, e in grado di garantire nuove forme di crescita e prosperità. E in questo proprio l’alluminio svolge un ruolo da protagonista, addirittura propulsivo all’interno del nostro sistema economico, per garantire e favorire, direttamente e indirettamente, uno sviluppo realmente sostenibile.”

 

CiAl

Il Consorzio Imballaggi Alluminio CiAl nasce nel 1997 con il compito di avviare a riciclo e recupero gli imballaggi di alluminio, alla fine del loro ciclo di vita, provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai Comuni, contribuendo così al recupero di una preziosa materia prima, evitando sprechi e salvaguardando l’ambiente. Lattine per bevande, scatolette, vaschette, bombolette e foglio sottile in alluminio diventano, quindi, risorse fondamentali e imprescindibili per una crescita economica sostenibile e pulita, proprio come l’industria italiana del riciclo, tra le prime al Mondo per le importanti performance ambientali che riesce ad esprimere. E’ per il rispetto dell’ambiente, per l’eliminazione delle discariche e per la valorizzazione economica di risorse riutilizzabili che CiAl opera da 20 anni nel nostro Paese – per nome e per conto di oltre 200 imprese della filiera produttiva del packaging in alluminio –  promuovendo la raccolta e il recupero e sensibilizzando milioni di cittadini con la collaborazione delle pubbliche amministrazioni.

 Risultati.

Nel 2016, con oltre il 73% di riciclo l’Italia si conferma leader in Europa per la raccolta differenziata e il recupero degli imballaggi in alluminio, mentre il recupero complessivo, che include la frazione termo-valorizzata, raggiunge la quota record del 78%. 6.741 Comuni e oltre 53milioni di cittadini italiani sono coinvolti nella raccolta differenziata dell’alluminio.

Nel 2016, grazie alla raccolta e al riciclo di 48.700 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 369mila tonnellate di CO2 e risparmiata energia per oltre 159mila tonnellate equivalenti petrolio.

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