ROMA: nessuna soluzione per i rifiuti

La gestione dei rifiuti a Roma è in rapido e progressivo deterioramento ed ha raggiunto la soglia dell’emergenza cronica.

La giunta capitolina chiede aiuto ad altre regioni ma nessuno può risolvere i problemi antichi della capitale in modo permanente e nel frattempo la situazione si aggrava.

Sono cambiate giunte comunali, presidenze di AMA Roma, sono stati chiusi impianti, indagati e arrestati imprenditori e dirigenti, ma nessuna soluzione è apparsa all’orizzonte.

Eppure per risolvere il problema della gestione dei rifiuti urbani a Roma devono essere affrontati solo tre problemi.

Il primo problema sono gli impianti: La carenza di capacità di trattamento degli impianti, a disposizione della Capitale (in prevalenza privati), di selezione e valorizzazione delle raccolte differenziate, di compostaggio, di Trattamento meccanico Biologico e di smaltimento finale, causa l’esport dei rifiuti della Capitale in altre regioni. Il Comune di Roma e AMA non hanno mai avviato un serio programma per la relizzaizone di impianti propri.

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Il secondo problema è AMA: l’Azienda di proprietà del Comune di Roma non è fra le più efficienti. Abbondanza di personale, pessima organizzazione, carenza di controlli, forte sindacalizzazione, scarse esternalizzazioni, insomma un concentrato di problemi irrisolti sotto gli occhi di tutti i romani e dei turisti che frequentano la Capitale.

Il terzo problema sono i romani e i visitatori della città eterna. Ogni città o paese ha i propri abitanti e poche sono le eccezioni dove il senso civico prevale sugli interessi provati. Roma è soltanto uno dei tanti esempi; soltanto che è il più grande e popoloso comune italiano. Due milioni e ottocentomila abitanti, turisti, clandestini non censiti, viabilità complessa, Ministeri, Santa Sede, delegazioni estere in visita ufficiale, problemi di sicurezza e decine di altri problemi sono amplificati dalla difficoltà a vivere in questa metropoli.

Il filo conduttore di questi problemi è che nessuno li ha mai affrontati seriamente e Roma è condannata per i prossimi anni, anche se domani partisse un piano decennale, a soffrire per la pessima gestione dei rifiuti urbani.

Gli aiiuti da altre Regioni come la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, servono a rinviare il problema di mese in mese senza affrontare il grande tema delle soluzioni con una pianificazione per il  lungo periodo.

Roma città eterna ed eternamente condannata nella sporcizia.

 

 

 

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