Dati 2017 sul trattamento dei RAEE
Nel corso del 2017 gli Impianti di Trattamento italiani iscritti obbligatoriamente all’elenco gestito dal Centro di Coordinamento RAEE hanno gestito 385.544 tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). È quanto emerge dai dati acquisiti annualmente dal Centro di Coordinamento RAEE, come previsto dall’art. 33 del Decreto Legislativo 49/2014.
Dai dati risulta che nel 2017 sul territorio nazionale hanno operato un totale di 953 Impianti che si occupano di RAEE, in cui sono presenti sia impianti dediti al trattamento per il recupero delle materie prime sia impianti che ne fanno l’immagazzinamento in attesa dell’invio ad un impianto di trattamento.
Gli impianti sono situati nel Nord Italia per 674 unità, nel Centro Italia per 136 e per 143 nell’area Sud e Isole. Il dato complessivo evidenzia un aumento di 13 impianti rispetto al 2016.
A fronte di 935.950 tonnellate di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche immesse mediamente all’anno sul mercato e dichiarate al Registro AEE nel triennio 2014-2016, nel 2017 gli Impianti autorizzati hanno trattato 385.544 tonnellate di RAEE, di cui il 78% – pari a 300.707 t – provenienti da RAEE domestici e il 22% – pari a 84.837 t – da RAEE professionali. Nel complesso la dichiarazione 2017 registra un incremento del 6,8% dei RAEE trattati rispetto all’anno precedente. In particolare, ben 296.274 tonnellate dei RAEE di origine domestica sono state trasportate dai Sistemi Collettivi associati al Centro di Coordinamento RAEE agli Impianti di Trattamento in Italia e all’estero, con una predominanza delle tipologie di rifiuti appartenenti al Raggruppamento 2 – Grandi Bianchi, in crescita del 3,6% rispetto al 2016 e al Raggruppamento 1 – Freddo e Clima in crescita del 10,6%.
L’Italia nel 2017 ha raggiunto un tasso di ritorno complessivo del 41,19%, un risultato che dovrà essere incrementato per raggiungere il target europeo pari al 65% della media dell’immesso del triennio precedente entro il 2019.
FONTE: CDCRAEE