AMBIENTE: PRESENTATE LE 5 LINEE GUIDA PER IL RECUPERO DELLE MATERIE CRITICHE

Il progetto Critical Raw Material Closed Loop Recovery, ha recuperato circa 45 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Europa. Raccolte da Ecodom oltre 2 tonnellate di vecchi cellulari e piccoli elettrodomestici.

Circa 45 tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) raccolte in Europa e 7 processi di recupero portati a termine con 14 modalità diverse. Sono i numeri con cui si è concluso il progetto Critical Raw Material (CRM) Closed Loop Recovery, per la sperimentazione di nuove tecniche per il recupero delle “materie critiche” provenienti dai RAEE domestici, di cui Ecodom ed ENEA sono stati partner.

L’iniziativa ha visto Ecodom, in collaborazione con AMSA, COOP Lombardia, Stena Technoworld e S.E.Val., impegnato nella raccolta e trattamento di oltre due tonnellate di vecchi cellulari e piccoli elettrodomestici fuori uso (videogiochi, videocamere, ferri da stiro, tastiere per computer, cavi elettrici, mouse, asciugacapelli, radio, torce elettriche, lettori cd e dvd, caricabatterie, ecc.), tra i principali apparecchi contenenti CRM.

 “Dentro i piccoli elettrodomestici – spiega Dario della Sala, responsabile della Divisione tecnologie e processi dei materiali per la sostenibilità – Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA – si possono recuperare alcune delle principali materie prime di difficile reperimento in natura, ma che hanno un ruolo fondamentale in moltissimi settori, dall’aeronautica, all’elettronica di consumo alle energie rinnovabili, dall’eolico al fotovoltaico”.

Nei tre anni e mezzo del progetto, Ecodom ed ENEA, insieme con i partner della sperimentazione RecyclingBorse, Asekol, Axion Consulting, Re-Tek hanno testato diverse modalità di recupero: dal trattamento meccanico a processi chimici, volti a incrementare il recupero dei CRM, con particolare focus su cobalto, antimonio, grafite, tantalio, terre rare, oro, argento, metalli del gruppo del platino e rame.

Secondo le stime – spiega Luca Campadello, Projects & Researches Manager di Ecodom – in Europa ogni anno vengono generati 9,9 milioni di tonnellate di RAEE. Di queste però solo il 30% viene gestito correttamente. Se tutti i RAEE prodotti in Europa fossero raccolti e riciclati adeguatamente si potrebbero recuperare 186 tonnellate di argento, 24 tonnellate di oro e 7,7 tonnellate di platino. È con questo scopo che nel 2015 è nato il progetto: aumentare il tasso di riciclo delle materie prime essenziali contenute nei RAEE del 5% entro il 2020 e del 20% entro il 2030. Ecodom e ENEA faranno tesoro delle lezioni apprese dal progetto portandole in discussione all’interno della rete di esperti europei dell’iniziativa SCRREEN che si propone di rafforzare la strategia europea per la gestione responsabile dei CRM”.

In particolare, Ecodom ha collaborato con ENEA mettendo a punto una procedura per valutare l’effettiva obsolescenza dei monitor a fine vita, che è stata applicata in via sperimentale su 43 schermi piatti presso lo stabilimento STENA di Angiari (Verona): 36 sono stati avviati alla filiera di recupero di metalli e di altri materiali, mentre i restanti 7 – ancora funzionanti – sono stati recuperati e potrebbero essere pronti per l’eventuale rientro in commercio.

 

Oltre ai monitori, grazie a questo progetto in Italia sono stati raccolte e trattate da parte di Ecodom,  insieme a AMSA, COOP Lombardia, Stena Technoworld e S.E.Val, oltre 2 tonnellate tra cellulari e piccoli elettrodomestici fuori uso.

Il progetto, finanziato dal programma europeo LIFE, da Innovative UK, dal Governo gallese e dal Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali (Department for Environment, Food and Rural Affairs – DeFRA), e guidato da WRAP, è stato articolato in quattro fasi: la sperimentazione di nuovi sistemi di raccolta dei RAEE, la sperimentazione di innovativi sistemi di trattamento per il recupero dei CRM, la valutazione dei risultati ottenuti, e l’elaborazione di raccomandazioni per i decisori politici e per l’intero sistema di gestione dei RAEE.

Da qui sono nate 5 linee guida che tutti, politici e gestori, dovrebbero seguire per aumentare la raccolta e il recupero dei CRM dai RAEE: ridisegnare e armonizzare le infrastrutture di raccolta; aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza dei CRM e della corretta raccolta e trattamento dei RAEE; introdurre incentivi per favorire buone pratiche per la raccolta e il trattamento dei RAEE; promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo del recupero dei CRM incoraggiando la collaborazione internazionale; introdurre negli standard relativi al trattamento dei RAEE requisiti specifici sul recupero dei CRM.

 

Ecodom – Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici – è il Sistema Collettivo nazionale che gestisce, senza fini di lucro, il trasporto e il trattamento dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Costituito nel 2004 su base volontaria dai principali produttori di grandi elettrodomestici, cappe e scalda-acqua operanti nel mercato italiano, Ecodom ha l’obiettivo fondamentale di evitare la dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente e massimizzare il recupero dei materiali da reinserire nel ciclo produttivo, nel rispetto della normativa in materia (D. Lgs. 49/2014). Ecodom gestisce i RAEE provenienti dai nuclei domestici di tutti i Raggruppamenti – R1 (frigoriferi e condizionatori), R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua), R3 (TV e monitor), R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione) e R5 (sorgenti luminose).

www.ecodom.it

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