CARTA DA MACERO: CROLLA IL MERCATO, ALLARME DI UNIRIMA

Per decenni le nostre imprese hanno creato valore dal recupero dei materiali e questo valore è stato distribuito nella filiera, fino al produttore del rifiuto, che si è visto riconoscere un corrispettivo economico per la cessione del rifiuto piuttosto che essere costretto a pagare come avveniva per tutti gli altri rifiuti.

Oggi però, proprio quando si parla tanto di Economia Circolare e le direttive europee finalmente ne tengono conto, si assiste ad un tale deprezzamento dei materiali recuperabili che la gestione dei materiali cardine dell’Economia Circolare, cioè la carta ed altri, rappresenta un costo per tutti.

Tutto questo impone un cambiamento di paradigma da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera.

In particolare i produttori dei rifiuti sono costretti a fare i conti con una situazione del tutto inaspettata.

Proprio quando si parla tanto di Economia Circolare sono costretti a pagare per il recupero dei rifiuti piuttosto che vedersi riconoscere un corrispettivo economico.

E più passano i mesi e più questo costo è crescente.

Per fare un esempio, mentre fino a qualche anno fa il recupero degli imballaggi misti poteva essere svolto senza costi per il produttore oggi è inimmaginabile un costo inferiore a 250 euro/ton. Anzi prezzi bassi nella gestione dei materiali recuperabili sono il  sintomo  di una  gestione poco trasparente da parte delle imprese del recupero, che può sconfinare nell’illegalità.

LEGGI L’INTERO COMUNICATO STAMPA

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