ISPRA: ECCO I DATI DEL 2018
Diminuisce la popolazione (-124.000 abitanti), aumenta la produzione di rifiuti urbani (+ 576.856 ton) e la produzione pro-capite (+10,57 kg/ab/anno), ma aumenta la raccolta differenziata (+2,6%) e raggiunge il 58,13% su scala nazionale.
Ecco la sintesi estrema della fotografia della produzione dei rifiuti urbani in Italia presentata da ISPRA il 10 dicembre.
Parlano i numeri, nonostante la crisi economica non sia finita, la produzione dei rifiuti urbani ritorna a crescere e supera di nuovo la soglia delle 30 milioni di tonnellate sfiorando i 500 kg ad abitante anno.
Aumentano però anche le raccolte differenziate con un trend di crescita notevole rispetto che vede un incremento di oltre il 10% in soli tre anni (47,49% nel 2015 contro il 58,13% nel 2018).
Il qudro regionale è come sempre molto articolato e la raccolta differenziata oscilla dal 73,75% del veneto al 29,53% della Sicilia. Naturalmente non sono noti i dati dell’avviato al riciclo, dato dirimente che l’Unione Europea pone come obiettivo fondamentale. Quindi non sappiamo se il 29,53% della Sicilia si di qualità migliore o peggiore del 73,75% del Veneto, ma abbiamo comunque qualche sospetto conoscendo i sistemi di raccolta e la maturità, in tema di raccolta differenziata, di queste due regioni.
L’analisi per macroregioni, confrontata fra gli ultimi due anni evidenza alcune peculiarità. Prima di tutto il Centro e il Sud hanno registrato una flessione della popolazione, mentre il Nord è sostanzialmente rimasto stazionario. L’incremento maggiore di raccolta differenziata si è avuto al Sud con + 4,24%, contro il +2,25% del Centro e il + 1,52% del Nord.
Per contro il Nord ha avuto il maggior incremento nella produzione dei rifiuti con + 13,62 kg ad abitante/anno, mentre al Sud l’incremento è stato di 7,05 kg ad abitante/anno.
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