1.300 tonnellate di rifiuti in plastica in nove mesi dall’Italia alla Malesia

Greenpeace

Greenpeace scopre un traffico illecito di rifiuti.

Quella di Greenpeace è un’indagine di grande importanza. Bisognerà approfondire tutte le informazioni acquisite, perché si tratta di un tema che coinvolge numerosi Paesi e che mostra con chiarezza la necessità di lavorare a controlli più approfonditi e stringenti”. Così, in una nota, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta l’indagine di Greenpeace su un traffico illecito di rifiuti italiani in Malesia, spedizioni avvenute illegalmente e che riguarderebbero 1.300 tonnellate di rifiuti in plastica solo nei primi 9 mesi dello scorso anno.

Dati che, se confermati, testimoniano ancor più la necessità di adottare misure urgenti per prevenire queste pratiche illegali e vergognose – continua il Ministro CostaDobbiamo portare avanti senza sosta la battaglia intrapresa per ridurre al minimo la produzione e il consumo dell’usa e getta, e intraprendere con sempre maggiore convinzione il passaggio ad un’economia circolare che sappia puntare sul mercato del riciclo, riuso e rigenerazione dei materiali”.

Ma la Malesia non è l’unico paese dove arrivano rifiuti in plastica dall’Italia. EUROSTAT ci fornisce un elenco dei primi 15 paesi (etra UE) verso cui iaggiano i nostri carichi di rifiuti e scarti di materie plastiche.

Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

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