Ambiente: Costa, cuneo fiscale per le imprese green

Nel rispondere ad una interrogazione parlamentare, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ha dichiarato che il Ministero sta elaborando una proposta da presentare al tavolo del Governo.

L’obiettivo è quello di “introdurre il cuneo fiscale ambientale per premiare le aziende che producano seguendo criteri di sostenibilità ambientale, sia adottando processi produttivi green sia mettendo sul mercato prodotti green e che, nello stesso tempo, applichi il principio del ‘chi inquina paga’ e quindi penalizzando le non virtuose in modo da orientare le scelte e il mercato”.

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, riferendo dell’incontro con il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria avvenuto a Parigi lunedì e con il quale, appunto, ha discusso del “cuneo fiscale ambientale”, chiedendo all’Ocse uno studio di fattibilità in tal senso.

SPOSTARE IL CARICO FISCALE DAL LAVORO ALL’IMPATTO AMBIENTALE

Un gruppo di analisti del ministero dell’Ambiente sta studiando le modalità per spostare il carico fiscale dal lavoro, riducendone il costo, all’impatto ambientale, si potrebbero così penalizzare le attività più inquinanti, in attuazione del principio internazionalmente accettato del “chi inquina paga”. L’Italia lavorerà in questa direzione, nel contesto europeo, per una transizione economica e ambientale sostenibile.

Il ministro ha osservato che, per una crescita rispettosa dell’ambiente e delle persone, bisogna andare oltre il profilo strettamente economico, puntando sul concetto di “ecologia integrale” basato sul rispetto dell’individuo e della socialità di produzione, evitan lo sfruttamento di bambini e donne che lavorano fuori dall’Unione europea con criteri che non coincidono con i nostri. Su questo si sta lavorando con un apposito focus.

Quanto alla possibilità di tassare il carbonio, Costa ha affermato che si sta lavorando sia a livello nazionale sia a livello europeo, in un percorso che “va armonizzato con l’Organizzazione mondiale del commercio”.

Post collegati:

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*