Al via l’action plan europeo per l’economia circolare 2020
Il nuovo piano d’azione per la circular economy indica la strada da seguire per progredire verso un’economia climaticamente neutra e competitiva, in cui i consumatori siano responsabilizzati.
Lo scorso 11 marzo, la Commissione Europea ha adottato il nuovo Piano d’azione per l’Economia circolare, che fa parte del Green Deal europeo.
Il nuovo Action Plan si basa su alcuni principi che guideranno le prossime iniziative legislative, riguardanti in particolare la revisione della direttiva Ecodesign (2009/125/EC), del Regolamento Ecolabel (66/2010) e dei criteri per gli Acquisti Verdi (Green Public Procurement – GPP), in modo da costruire un unico e coerente contesto normativo.
I principi di sostenibilità indicati dalla Commissione sono:
- avvantaggiare i consumatori tramite una maggiore durabilità, riusabilità, possibilità di riparare e rinnovare i prodotti
- realizzare oggetti migliorando l’efficienza energetica e delle materie prime
- aumentare il contenuto di materiale riciclato nelle merci
- rendere i prodotti facilmente riadattabili e rinnovabili, ponendo attenzione al riciclaggio
- diminuire l’impronta del carbonio
- scoraggiare il mono-uso e la prematura obsolescenza dei prodotti
- introdurre un divieto di distruzione degli oggetti invenduti
- incentivare metodi di utilizzo in “sharing” (product-as-a-service)
- sfruttare le potenzialità della digitalizzazione (passaporti digitali, marchi digitali, ecc.)
- creare meccanismi di incentivi fiscali che tengano in considerazione la differente sostenibilità ambientale dei prodotti
I settori ritenuti prioritari per questo cambiamento di prospettiva sono l’elettronica, l’ICT e il settore tessile, per quanto sia prevedibile un impatto anche sui settori dell’arredamento, dell’acciaio, del cemento e dei prodotti chimici.
Anche i servizi saranno coinvolti in questo processo, con un’attenzione allargata agli aspetti socio-ambientali della catena di produzione del valore.
Ulteriori azioni riguarderanno la creazione di una “Piattaforma Digitale” (COM2020-67) e il rafforzamento delle ispezioni sui prodotti e della sorveglianza del mercato.
L’Economia circolare è parte essenziale di una più complessiva e vasta riorganizzazione del mondo produttivo: la strategia europea definita dalla Commissione (COM2020-102) riguarda anche la revisione della direttiva Emissioni (2010/75/CE), la facilitazione della “simbiosi industriale” – in cui lo scarto di un processo produttivo è il materiale di ingresso in un altro processo (cd. materie prime seconde), basato su un sistema di certificazione promosso dal mondo produttivo – la promozione dei settori della bioeconomia, la creazione di un sistema di certificazione per la tecnologia sostenibile (ETV – Environmental Technology Verification).
Fonte: Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente