Diffusi i dati CIAL 2019: riciclo al 70% dell’immesso sul mercato e crescita in tutti i territori
Con 51.400 tonnellate di imballaggi in alluminio riciclate nel 2019, pari all’70% delle complessive 73.400 tonnellate immesse sul mercato – cui vanno aggiunte 4.500 tonnellate di imballaggio sottile destinato alla termovalorizzazione – l’Italia si conferma anche per il 2019 tra le eccellenze a livello europeo per quantità di alluminio riciclato prodotto.
Questi i numeri principali presentati all’assemblea annuale delle 246 imprese consorziate a CIAL – Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio tenutasi a Milano lo scorso 26 giugno.
Il risultato, vitale per un Paese la cui produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, ha consentito di evitare emissioni serra pari a 381mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 164mila tonnellate equivalenti di petrolio, ed è stato reso possibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, cittadini e comuni.
In particolare, sono oggi oltre 5.406 (+232 rispetto al 2018) i Comuni e circa 46 milioni i cittadini attivi nella raccolta differenziata dell’alluminio con cui CIAL collabora, nell’ambito dell’Accordo Quadro Anci-Conai, su tutto il territorio nazionale.
Numeri che hanno consentito una crescita del 22,6% della raccolta differenziata gestita dal Consorzio nell’ultimo anno. Dato questo in linea con gli incrementi degli ultimi anni (lo scorso anno era cresciuta del 19%) a dimostrazione di una maggiore efficienza dei servizi di gestione e degli impianti di selezione e trattamento.
“Il conseguimento di una quota di riciclo del 70% nel 2019, in linea con i trend degli ultimi anni e superiore agli obiettivi di raccolta e avvio a riciclo fissati nelle nuove direttive europee sull’economia circolare, conferma come il sistema nazionale di gestione degli imballaggi in alluminio abbia raggiunto un livello di maturità e di efficienza tali da garantire, in futuro, incrementi qualitativi e quantitativi addizionali, specie nei territori con ulteriori margini di crescita” ha commentato il Presidente di CIAL Bruno Rea nel corso dell’Assemblea. “La consapevolezza che il processo di sviluppo è ormai irreversibile è data dal fatto che, seppur a macchia di leopardo, le principali regioni del Sud Italia registrano performance crescenti e, a breve, saranno in grado di ridurre il gap con le aree più mature”.
“L’impegno di CIAL in questo senso – prosegue Rea – prevede ormai da anni un supporto personalizzato che non si limita alla semplice erogazione di corrispettivi economici e sistemi premianti e incentivanti a fronte del materiale raccolto e conferito ma, anche, a garantire l’individuazione e l’adozione di nuove tecnologie per la selezione e per massimizzare il recupero e la qualità dell’alluminio, sono alcune delle modalità con cui da anni CIAL opera per valorizzare l’impegno dei cittadini, dei Comuni e degli operatori”.
“Un ulteriore elemento di soddisfazione – conclude Rea – riguarda l’impegno delle imprese della nostra filiera che, grazie ai continui miglioramenti introdotti dall’innovazione tecnologica – ottimizzazione e riduzione di peso e spessori, completa riciclabilità e un crescente impiego di materiale riciclato – rendono il packaging in alluminio, sempre più affine e coerente con i principi della Prevenzione e quindi con le politiche e i modelli di sviluppo socio-economico della Green Economy.”
Infine, tra gli atti dell’assemblea, una modifica dello Statuto, che prende atto delle nuove esigenze e del mutato scenario degli ultimi mesi, per prevedere e favorire l’organizzazione dei lavori dell’organo amministrativo anche in remoto con totale modalità streaming.
*Gli imballaggi in alluminio in uso e riciclabili all’infinito sono: lattine per bevande, scatolette e vaschette per alimenti, il foglio sottile in alluminio, bombolette spray, tubetti, tappi e chiusure – riciclabili al 100% e all’infinto, Tutti questi materiali, grazie al riciclo, rinascono per dare vita a nuovo alluminio e a nuove infinite applicazioni. Oggi, il 75% di tutto l’alluminio da sempre prodotto nel Mondo è ancora in uso!
I numeri e i risultati 2019 di CIAL
246 imprese consorziate.
Oltre 421 operatori convenzionati, 221 piattaforme e 12 fonderie su tutto il territorio nazionale garantiscono la raccolta, il trattamento, il riciclo e il recupero dell’alluminio.
5.406 Comuni (oltre il 68% dei Comuni italiani attivi) collaborano con CIAL alla raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, con 45,5milioni di cittadini coinvolti (il 75% degli abitanti italiani serviti).
Incremento del 22,6% della raccolta differenziata rispetto all’anno precedente.
Quantità di imballaggi in alluminio immesse nel mercato italiano: 73.400 tonnellate.
Recupero totale degli imballaggi in alluminio in Italia (quota di riciclo + quota di imballaggi avviati a recupero energetico): 55.900 tonnellate.
- Riciclo: 51.400 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 70% del mercato
- Recupero energetico: 4.500 tonnellate (quota di imballaggio sottile che va al termovalorizzatore)
Grazie al riciclo di 51.400 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 381mila tonnellate di CO2 e risparmiata energia per oltre 164mila tonnellate equivalenti petrolio.
Alluminio ed Economia Circolare
L’alluminio è riciclabile all’infinito.
Il riciclo dell’alluminio garantisce un risparmio energetico del 95% rispetto ai processi tradizionali.
Oggi il 75% di tutto l’alluminio da sempre prodotto nel Mondo è ancora in uso.
In Europa si ricicla la più alta quantità di alluminio pro capite nel Mondo.
Oggi la produzione italiana si basa al 100% sul riciclo.
Italia ai primi posti in Europa per quantità di alluminio riciclato prodotto.