La carta d’identità degli elettrodomestici
Dal 1° marzo 2021 saranno visibili gli effetti del regolamento europeo che cambia le etichette energetiche per sei categorie di prodotti. Ecodom è partner del progetto BELT, finanziato da Horizon2020 per guidare produttori, distributori e consumatori in questa transizione
Dal 1° marzo 2021 in tutta Europa sarà operativo il nuovo sistema di etichettatura energetica degli elettrodomestici. È quanto prevede il regolamento europeo 2017/1369 che sostituisce le direttive 2010/30/UE e 92/75/CEE al fine di rendere di più immediata comprensione le indicazioni sui consumi di energia, sulle performance ambientali e su altre caratteristiche essenziali dei prodotti elettronici casalinghi e commerciali. In questo quadro di cambiamento, il programma europeo Horizon 2020 ha finanziato il progetto BELT (Bost Energy Label Take Up) allo scopo di facilitare il processo di transizione dalle vecchie alle nuove etichette con un piano informativo rivolto ai principali stakeholder e agli attori di mercato.
Le vecchie etichette vanno in pensione
Ecodom, insieme ad Altroconsumo e ad altre realtà di settore, è uno dei partner ufficiali del progetto BELT che, tra i suoi obiettivi, ha anche quelli di stimolare le aziende a investire sulla ricerca e sull’innovazione per il miglioramento dei propri prodotti; e di sensibilizzare i consumatori all’acquisto consapevole di elettrodomestici con prestazioni energetiche di alto livello. Un compito importante, ma non semplice: un recente sondaggio ha rivelato che nonostante l’85% dei cittadini europei compri i propri elettrodomestici dopo averne studiato le caratteristiche riportate sull’etichetta energetica, spesso tali informazioni, non consentendo ai produttori di mettere efficacemente in evidenza i prodotti più performanti, rendono difficile per il consumatore medio individuare le apparecchiature più efficienti. L’attuale sistema di etichettatura energetica, introdotto dall’Europa nel 1995, prevede infatti una scala di efficienza crescente (da G a A+++) che nel tempo è diventata non più rappresentativa a causa della sovrappopolazione di prodotti raggiunta nella parte alta della scala (A, A+, A++ e A+++) e lo svuotamento di quella bassa dovuto alla scomparsa di elettrodomestici meno efficienti e per i quali è stato effettuato un progressivo ritiro dal mercato.
La nuova scala energetica
La necessità di fare ordine nel mercato e garantire scelte più consapevoli e green da parte dei consumatori ha convinto il Legislatore europeo a introdurre classi energetiche nuove ed etichette più chiare e accessibili per cinque categorie di elettrodomestici: lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, frigoriferi (comprese le cantinette per il vino), sorgenti luminose, display elettronici (inclusi monitor tv). La normativa verrà inoltre applicata agli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta, impiegati per uso commerciale. La nuova scala energetica semplificata con valori compresi tra “G” e “A”, entrerà in vigore dal 1° marzo 2021 (e dal 1° settembre 2021 nel caso delle sorgenti luminose). Nel corso della prima fase di riordino, verosimilmente non ci saranno nuovi prodotti in classe “A” al momento dell’introduzione dell’etichetta nei negozi, al fine di lasciare ulteriore spazio per i modelli con tecnologie a maggiore efficienza energetica che verranno prodotti in futuro; l’attuale prodotto più efficiente corrisponderà quindi approssimativamente alle classi “B” o “C”, a seconda del gruppo di prodotti e alla categoria di appartenenza.
La portata del cambiamento
Le nuove etichette che saranno apposte sugli elettrodomestici venduti all’interno dell’Unione Europea rappresenteranno vere e proprie carte di identità dei prodotti sulle quali i consumatori potranno trovare tutti i dettagli tecnici e quelli relativi alle performance ambientali. Sui nuovi adesivi il produttore riporterà non solo le informazioni sui consumi energetici (quello annuo per i frigoriferi; quello relativo a 100 cicli per lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici; quello relativo a 1000 ore di utilizzo per schermi e lampadine), ma anche una serie di caratteristiche specifiche come programmi di lavaggio, capacità di carico, livello di emissione del rumore, consumo di acqua, dimensioni fisiche, che verranno inseriti in un database elettronico accessibile tramite un QR CODE stampato sull’etichetta. Si tratta, insomma, di una ridefinizione in chiave ambientale dei processi di vendita degli elettrodomestici che, uniti alle già presenti regole di progettazione ecocompatibile, potrebbero consentire all’Europa di risparmiare 200 TWh di energia all’anno, pari al consumo annuo dei paesi baltici.
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