SALERNO: LA DIFFERENZIATA TORNA INDIETRO
Salerno è diventata famosa nel 2008-2009 perchè era stata la pèrima città del Sud Italia a fare una raccolta differenziata seria ed efficiente. Oggi, dopo circa dieci anni la percentuale è scesa del 13% e ogni anno fa passi indietro.
Il “Progetto Salerno” fu uno dei primi realizzato con il supporto di CONAI – Conzorzio Nazionale Imballaggi ed ebbe gli onori della cronaca nazionale proprio perchè fu il primo grande capoluogo (circa 132.700 abitanti), del Sud della penisola, dove veniva fatta una vera raccolta differenziata che raggiunse nel 2009 addirittura il 72%.
Influì decisamente la forte volontà dell’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, oggi presidente della Regione Campania, che si espose in prima persona, visitando le case, parlando con la gente e facendo trasmissioni clamorose di denuncia delle malefatte dei cittadini.
Negli ultimi 5-6 anni però la raccolta si è ridotta progressivamente, l’attenzione del sistema è venuta meno e i cittadini hanno abbandonato i comportamenti responsabili che avevano avuto all’inizio con i controlli e l’attenzione dei media.
Il primo errore è stato sicuramente quello di lasciare la raccolta del vetro con campane stradali, mentre tutto il resto era effettuato con il metodo di raccolta domiciliare (porta a porta).
Già da subito si erano verificati abbandoni di sacchetti di rifiuti accanto alle campane o ai cestini stradali, comportamento che non solo si è allargato, ma si è esteso ad un rilassamento delle abitudini in tutte le differenziate.
Così in pochi anni si è passati dal 72% del 2009, al 65,11% del 2013 fino al 59,6 del 2019 (fonte dati ISPRA).
I rifiuti raccolti in maniera differenziata sono passati da 46.000 tonnellate/anno a 37.000.
CDL