ARERA: I NUMERI DEI SERVIZI PUBBLICI

Pubblicata on line la Relazione Annuale dell’Autorità. I dati 2020 per elettricità, gas, acqua, rifiuti.

 

Sono stati pubblicati e sono scaricabili dal sito www.arera.it i due volumi della Relazione Annuale ARERA l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2020.

La tradizionale presentazione del Collegio al Parlamento e al Governo si terrà a fine settembre.


Gli elementi contenuti nei due volumi riguardano l’anno solare 2020, influenzato dall’impatto nazionale e internazionale della pandemia da COVID. Un quadro mutato nel 2021, grazie alla ripresa delle economie.
Prezzi medi dell’energia elettrica per i consumatori domestici italiani nel 2020 in deciso miglioramento rispetto agli altri paesi dell’Area euro, più bassi della media continentale, in Germania quelli più cari. Consumi di gas in calo e prezzi italiani ancora più alti della media UE per i clienti domestici, ma si riduce la differenza.
Nel settore idrico attivati 15,5 miliardi di investimenti, realizzati il 98% circa degli interventi programmati, perdite in riduzione dal 43% al 41%; 317 €/anno la spesa media per la famiglia tipo di 3 persone.
Frammentata la governance del settore rifiuti, con oltre 7.400 operatori registrati all’anagrafe dell’Autorità, 3523 gli enti territorialmente competenti; il metodo tariffario rifiuti copre oltre 48 milioni di abitanti.
Erogati oltre 1,8 milioni di bonus alle famiglie bisognose per sconti su fornitura acqua, luce, gas, per oltre 232 milioni di euro, cifre destinate ad aumentare, con l’automatismo dello sconto in bolletta da luglio 2021.

Sono questi solo alcuni dei principali elementi per elettricità, gas, acqua, rifiuti e telecalore che emergono dalle oltre 800 pagine dei volumi della Relazione Annuale di ARERA, una fotografia dei servizi pubblici nel Paese nell’anno della pandemia.

I numeri del 2020 mostrano l’effetto della pandemia sul livello dei consumi e prezzi dichiara il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini ma al tempo stesso la buona resilienza dei sistemi dell’energia e dell’ambiente che, mentre garantivano continuità del servizio ai cittadini, sono stati capaci di porre le basi della ripresa che stiamo vivendo in queste settimane. L’azione dell’Autorità ha supportato questi equilibri e da ora in poi sarà a disposizione degli organismi che presiedono l’utilizzo efficiente delle risorse del PNRR sul territorio, garantendo il quadro di regole adatto ad operazioni straordinarie.

 

RIFIUTI


RIFIUTI: OLTRE 7.400 OPERATORI. GOVERNANCE FRAMMENTATA IN 3523 ENTI. IL METODO TARIFFARIO COPRE OLTRE 48 MILIONI DI ABITANTI

Il processo di approvazione delle predisposizioni tariffarie relative all’anno 2020 è stato fortemente condizionato dalle misure emergenziali introdotte dal legislatore, con particolare riferimento sia al susseguirsi di proroghe dei termini di approvazione della TARI 2020, resesi necessarie a causa della grave emergenza sanitaria, sia alla deroga all’applicazione delle disposizioni del Metodo Tariffario ARERA introdotta dal decretolegge n. 18/2020.

L’Autorità ha ricevuto circa 5.500 predisposizioni tariffarie relative all’anno 2020, che rappresentano una popolazione complessiva di poco superiore a 48 milioni di abitanti (circa l’80% della popolazione nazionale). Al 18 maggio 2021 le predisposizioni tariffarie relative all’anno 2020 già approvate dall’Autorità hanno riguardato 84 ambiti tariffari, interessando 6.451.922 abitanti (residenti in 175 Comuni e pari all’11% degli abitanti residenti) per le quali è stato approvato un incremento medio delle tariffe, rispetto all’anno precedente, molto contenuto e pari allo 0,29%.

Al maggio 2021, risultano iscritti all’Anagrafica Operatori dell’Autorità 7.470 soggetti, con un incremento di circa il 14% rispetto all’anno precedente, di cui 7.253 iscritti come gestori, nell’87,4% dei casi Enti Pubblici e nel 12,6% gestori con diversa natura giuridica. In particolare, rispetto all’anno precedente si osserva un incremento significativo (pari a circa il 62%) dei soggetti iscritti come Enti territorialmente competenti (ETC). A conferma della complessità e della frammentarietà della governance di settore, si rileva, inoltre, un numero ridotto di Enti di governo dell’ambito (poco meno di 60), a fronte di un numero molto elevato di Enti territorialmente competenti (3.523), coincidenti nel 98% dei casi con i Comuni.



RIFIUTI: FRAMMENTAZIONE DEL SERVIZIO, PIU’ GESTORI NELLO STESSO COMUNE. PRESTAZIONI DISOMOGENEE TRA LE AREE DEL PAESE

Si è chiusa anche la raccolta dati in materia di qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani; l’analisi è stata condotta su un Panel di oltre 4.000 gestioni e operatori, che erogavano il servizio di gestione tariffe e rapporti con gli utenti al 57% della popolazione nazionale (oltre 34 milioni di abitanti). In generale, si riscontra una maggiore partecipazione alla raccolta dati da parte di tali operatori rispetto ai gestori dei servizi di raccolta e trasporto e spazzamento delle strade (700 operatori per circa 2.000 gestioni, equivalenti al 61% della popolazione nazionale). Inoltre, diversamente dalle attività di raccolta e trasporto e spazzamento delle strade per le quali risulta prevalente la gestione in
house (38% delle gestioni del Panel), seguita dall’affidamento mediante gara (28% delle gestioni) e dalla gestione in economia (16% delle gestioni) l’attività di gestione tariffe e rapporti con gli utenti nella quasi totalità dei casi è svolta direttamente dal Comune, ragione per cui si riscontra una corrispondenza univoca tra gestore e gestione.

Le gestioni localizzate nel Nord Italia coprono quasi il 30% della popolazione nazionale, mentre il Sud Italia (comprese le Isole) raggiunge appena il 15%.

 

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