BEPPE GRILLO SI SVEGLIA SUI RIFIUTI E PARLA A CASO

Il 9 agosto, forse in preda al caldo torrido che colpisce anche le spiagge di Cecina, dove Grillo ha la sua villa, il leader, teorico e garante del Movimento 5 Stelle si sveglia sui rifiuti e posta un blog da perfetto demagogo dimostrando che non conoscere il problema (https://www.agi.it/politica/news/2021-08-09/rifiuti-grillo-eni-13533148/).

Esordisce con un incipit di questo tono: “È ormai un fatto accertato che nel nostro Paese ci sia uno stato di continua emergenza nazionale su un tema da sempre mai risolto: i rifiuti. Un problema di dimensioni colossali. Si parla tanto, e da tanto, di economia circolare, ma chi davvero si cimenta su questo fronte? Chi davvero oggi sta lavorando per cambiare il nostro Paese?

Un problema di dimensioni colossali. Si parla tanto, e da tanto, di economia circolare, ma chi davvero si cimenta su questo fronte? Chi davvero oggi sta lavorando per cambiare il nostro Paese? L’Italia rischia di nuovo di restare fanalino di coda europeo su una tematica che, peraltro, può costituire una grande opportunità di natura economica e sociale

Per dire questo vuol dire che non sa che l’Italia con il 61,28% di raccolta nel 2019 (fonte ISRPA) è il quarto paese nell’Unione Europea per raccolta differenziata, e, se si considerassero solo le regioni del nord Italia, sarebbe al primo posto con il 69,6%.

Grillo dimostra di non sapere che sugli imballaggi, esempio più rappresentativo dell’economia circolare, abbiamo già ampiamente superato gli obiettivi prefissati dall’Unione Europea nel pacchetto sull’Economia circolare al 2025 e molti di quelli fissati per l’anno 2030.

 

Obiettivi dell'Unione Europea per il riciclo dei rifiuti di imballaggio

Obiettivi dell’Unione Europea per il riciclo dei rifiuti di imballaggio

 

Forse Beppe Grillo conosce soltanto la situazione dove amministra il Movimento 5 Stelle, che si era fatto paladino dell’ambiente, ma che, a cominciare da Roma, ha avuto una responsabilità enorme del degrado della città e nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani.

Ma Beppe Grillo prosegue spendendosi a favore dell’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), che ha inquinato questo paese, e molti altri nel mondo, per decenni e che solo adesso sta promuoyendo piccole cose (in rapporto al fatturato legato al petrolio e derivati) sull’ambiente.

Perchè parlare di ENI e non parlare di quelle migliaia di piccole e medie imprese innovative nel paese che da anni si adoperano per l’agricoltura biologica, la produzione di tessuti naturali, la produzione di compost da rifiuti organici, che riciclano plastiche e producono materiali di seconda vita, ecc.

Se il “grillo” di Carlo Collodi era noto come insetto saggio, il Grillo dei nostri giorni non appare particolarmente saggio nè aggiornato con il mondo reale. Forse sarà il caso che esca dal suo guscio dorato del litorale etrusco e si sporchi un pò le mani con i problemi reali del paese.

Post collegati:

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*