DAL 1° GENNAIO 2022 NUOVE RIDUZIONI DEI CAC DI CARTA E PLASTICA

Il Consiglio di amministrazione di CONAI ha deliberato un’ulteriore riduzione del contributo ambientale (o CAC) per gli imballaggi in carta e cartone e per quasi tutti quelli in plastica, a partire dal primo gennaio 2022.

La riduzione si aggiunge a quelle già decise nel corso del 2021 per i contributi relativi a pack sia a base cellulosica sia in acciaio, alluminio, plastica e vetro. È legata essenzialmente alle quotazioni delle materie prime di imballaggio cellulosiche e plastiche, i cui valori di mercato continuano a mantenersi a livelli molto alti.

Anche in questa occasione il sistema conferma la sua tempestività di intervento nel contemperare le esigenze economiche con quelle tipicamente ambientali in contesti sia positivi, come quello attuale, sia negativi, come nel recente passato: una tendenza cui CONAI dovrà sempre più ispirarsi in futuro.

 

LE RIDUZIONI PER GLI IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE

Il contributo ambientale CONAI per la carta e il cartone dal 1° gennaio passerà da 25 a 10 euro a tonnellata.

E’ la seconda riduzione nell’ultimo anno e mezzo:  il contributo a carico delle imprese diminuito dell’81%

Buone notizie per gli utilizzatori di packaging in carta e cartone. Il Consiglio di amministrazione CONAIConsorzio Nazionale Imballaggi, sentito il parere di Comieco, ha deliberato la riduzione del Contributo Ambientale CONAI per la carta – da 25 €/tonnellata a 10 €/tonnellata – a partire dal 1 gennaio 2022.

Ed è la seconda buona notizia nel giro di pochi mesi: già a luglio il CAC carta era stato più che dimezzato passando da 55€ a 25€ a tonnellata, in virtù dell’aumento dei valori di mercato della materia prima seconda.

La nuova riduzione deliberata si inserisce all’interno di un percorso di sostegno, rivolto alle aziende e al sistema imprenditoriale del mondo cartario, avviato da diverso tempo e non incide sulle operazioni di raccolta riciclo della carta e del cartone che Comieco continuerà a garantire su tutto il territorio nazionale con le consuete modalità.

“Ridurre il contributo ambientale di oltre l’80% nell’arco di poco tempo, significa supportare concretamente le aziende utilizzatrici di packaging, ancora profondamente colpite dalla pandemia, aiutandole a ripartire. I risparmi già calcolati da inizio anno ammontano a 135 milioni di euro, ai quali aggiungere quelli stimati pari a 67,5 milioni di euro, a fronte di questa ulteriore riduzione”, afferma Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco.

Benefici economici sostanziosi che possono rappresentare un driver importante per orientare le aziende ad utilizzare sempre più il packaging in cartone per i loro prodotti e allo stesso tempo contribuire a consolidare i buoni risultati di raccolta differenziata e riciclo sin qui raggiunti. L’Italia è tra i Paesi più ricicloni d’Europa: nel 2020 sono state raccolte circa 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone eil tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici ha raggiunto l’87,3%, superando con ben 10 anni di anticipo i target UE al 2030. Una filiera efficiente che fa della circolarità il fiore all’occhiello: il 60% della produzione cartaria avviene infatti a partire da fibre di recupero.

La diminuzione del CAC non è l’unica novità in vigore dall’1 gennaio 2022. A questa si accompagnerà anche l’introduzione della diversificazione contributiva degli imballaggi in materiale composito, diversi da quelli per liquidi, allo scopo di rendere il ciclo del riciclo di carta e cartone ancora più efficiente, stimolando gli utilizzatori di packaging a scegliere per i loro prodotti imballaggi sostenibili e riciclabili all’insegna della transizione verso un’economia sempre più circolare.

 

LE RIDUZIONI PER GLI IMBALLAGGI IN PLASTICA

La conferma dell’andamento positivo nei valori delle materie prime seconde ha permesso anche al consorzio Corepla di migliorare i ricavi dalle vendite all’asta delle frazioni valorizzabili, in particolare per gli imballaggi di fascia B1, che comprende bottiglie, flaconi e altri contenitori rigidi in PET o in HDPE. Questa situazione ha consentito di ridurre il CAC per quasi tutti i pack in materiali plastici e in particolare per quelli che hanno portato al miglioramento dei risultati economici.

Per la fascia A1 (imballaggi rigidi e flessibili con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata, in prevalenza gestiti in circuiti commercio&industria) il contributo si riduce dagli attuali 150 a 104 €/tonnellata.

Il contributo della fascia B1 (imballaggi con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata, in prevalenza da circuito domestico) si riduce dagli attuali 208 a 149 €/tonnellata.

La fascia B2 (altri imballaggi selezionabili/riciclabili da circuito domestico e/o commercio&industria) passa dagli attuali 560 a 520 €/tonnellata.

La riduzione del CAC interesserà anche la fascia C (imballaggi con attività sperimentali di selezione/riciclo in corso o non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali): dagli attuali 660 a 642 €/tonnellata.

Per quanto riguarda gli imballaggi compresi nella fascia A2 (imballaggi flessibili con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata, in prevalenza da circuito commercio&industria, ma significativamente presenti in raccolta differenziata urbana) si conferma il continuo incremento dei volumi presenti nella raccolta differenziata urbana, con costi crescenti per la gestione consortile. Fino al 30 giugno 2022 il contributo di questa fascia resterà invariato, pari a 150 €/tonnellata. Dal 1° luglio 2022 aumenterà a 168 €/tonnellata, coerentemente con i maggiori costi di avvio a riciclo.

Il Consiglio di amministrazione ha ribadito la volontà di proseguire il percorso di analisi per rafforzare ulteriormente la diversificazione contributiva, in particolare per legare in misura sempre più rilevante i valori del CAC di ogni fascia agli effettivi costi, prevedendo possibili rivalutazioni e ulteriori segmentazioni a partire dalle fasce B1 e B2.

 

PROCEDURE SEMPLIFICATE PER L’IMPORT

Le ulteriori riduzioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in €) diminuiranno conseguentemente da 0,20 a 0,17% per i prodotti alimentari imballati e da 0,10 a 0,08% per i prodotti non alimentari imballati.

Il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) scenderà dagli attuali 101 a 90 €/tonnellata.

 

I nuovi valori delle altre procedure semplificate saranno a breve disponibili sul sito CONAI, che ha attivato anche il numero verde e 800337799 a disposizione delle aziende per risolvere eventuali dubbi in merito al CAC diversificato

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