Con più di un milione di contagiati in quarantena, il COVID mette in crisi il sistema dei servizi e delle raccolte dei rifiuti.

COVID 19 positivi 3 gennaio

In alcune aziende circa il 30% del personale è in isolamento.

Nonostante oltre 112 milioni di dosi di vaccino somministrate, delle quali oltre 46.000.000 di persone hanno ricevute le due dosi e di questi oltre 20.000.000 milioni hanno ricevuto anche la terza dose, i contagiati oggi in Italia sono 1.125.052 (Fonte: Ministero della Salute, dati aggiornati al 3 gennaio 2022).

Rispetto allo scorso inverno i casi gravi sono molto più limitati nonostante i contagi giornalieri siano 4-5 volte superiori. É evidente che i vaccini abbiano favorito effetti positivi, ma il numero elevato di contagi porta il numero di persone in quarantena ad un cifra mai vista prima.

Si stima che oltre il 25% dei contagiati sia nella fascia di età fra i 15 e i 60 anni di età, ovvero nella fascia lavorativa più attiva, quindi oltre 280.000. L’allarme arriva anche dagli ospedali dove le assenze per contagio fra il personale sta mettendo in crisi le strutture ancora prima della saturazione delle terapie intensive.

Il problema è che le assenza in età lavorativa colpiscono tutti i settori compresi i servizi ed in particolare quelli di raccolta dei rifiuti urbani che occupa direttamente oltre 95.000 addetti.

Naturalmente le assenze si fanno sentire anche nel settore dei trasporti, treni e autobus per il trasporto locale, mentre nella scuola, questa situazione potrà essere verificata solo alla riapertura, quando si faranno i conti con le assenze fra il personale insegnante e quello ausiliario.

Purtroppo gli esperti dicono che il picco di questa nuova ondata pandemica si avrà alla fine di gennaio e di questo passo rischiamo l’interruzione di alcuni servizi.

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