#SOCIALCONOU, AL VIA IL CONTEST PER RACCONTARE L’ECCELLENZA DELLA FILIERA DEGLI OLI USATI
Il CONOU (Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento deli olii minerali usati) lancia la campagna #SocialCONOU invitando tutte le aziende Concessionarie di raccolta a pubblicare sui propri canali social post che documentino il lavoro, i risultati e le storie più significative legate all’attività aziendale e ai temi della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’innovazione.
L’intento dell’iniziativa è quello di valorizzare lo sforzo messo in campo ogni giorno dagli operatori della Filiera consortile e dare visibilità al costante miglioramento delle performance verso una sempre più matura circolarità.
I migliori post pubblicati dalla filiera saranno ripresi sui canali social del Consorzio e all’interno di una rubrica di EQUILIBRI.
Cosa raccontare? Un momento di lavoro quotidiano, la partecipazione ad un evento o progetto sul territorio, un traguardo aziendale, una storia che ha visto protagonista un dipendente o l’impresa stessa. I contenuti pubblicati potranno essere accompagnati da foto, link o documenti e dovranno essere sempre accompagnati dall’hashtag #SocialCONOU.
Fonte: CONOU
CHI E’ CONOU
Operativo dal 1984, il CONOU è il primo ente ambientale nazionale dedicato alla raccolta differenziata di un rifiuto pericoloso ed è tra i principali operatori della Green Economy in Italia.
Nato come Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU), si è trasformato in Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati (CONOU), così come previsto dal Testo Unico Ambiente (D.Lgs 152/2006).
CONOU è un soggetto giuridico di diritto privato senza fini di lucro e coordina l’attività di 63 aziende di raccolta e due imprese (3 impianti) di rigenerazione distribuiti sul territorio nazionale. Il CONOU ha anche il compito di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, Autorità,
Cittadini e Imprese, sulle tematiche della corretta gestione degli oli usati, classificati fra i rifiuti pericolosi.
Sulla base del principio EPR (Extended Producer Responsibility) ossia “chi inquina paga”, i costi sostenuti dal Consorzio per svolgere la propria attività sono annualmente ripartiti (al netto dei ricavi della vendita dell’olio usato) tra le imprese consorziate che immettono al consumo lubrificanti, in modo proporzionale ai loro volumi.