Riciclo delle batterie nella UE: Italia in ritardo

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Con l’approvazione del nuovo Regolamento per la progettazione, la produzione e la gestione del fine vita delle batterie vendute nell’UE, il cui testo è stato reso noto il 28 giugno scorso (vedi articolo), sono stati resi noti anche alcuni dati sul riciclo delle batterie nell’Unione Europea.

I dati, relativi al 2020, vedono l’Italia al ventunesimo posto, fra i paesi UE, sotto la media europea, con il 43% di batterie riciclate contro il 47,3% della media Europea.

 

L’Unione Europea ha adottato il Regolamento per aumentare il tasso di riciclo delle batterie.

Nel 2020, il 47% delle batterie portatili e accumulatori venduti nell’UE è stato raccolto per essere riciclato. A causa della presenza di diversi metalli e composti utilizzati in fase di produzione, i relativi processi di riciclo possono variare a seconda del tipo di batteria.

Le nuove regole per le batterie portatili fissano obiettivi più rigide per la loro raccolta (45% entro il 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030) e per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (51% entro il 2028, 61% entro il 2031).

Il nuovo quadro normativo prescrive inoltre l’obbligo di raccolta gratuita per gli utenti finali di tutti i rifiuti prodotti da mezzi di trasporto leggeri, batterie per autoveicoli, veicoli industriali e veicoli elettrici, indipendentemente dalla loro natura, composizione chimica, condizione, marca o origine.

Secondo le nuove regole, i livelli minimi di cobalto recuperato (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%) dai rifiuti di produzione e di consumo devono essere riutilizzati nelle nuove batterie.

 

Semplificare la rimozione e la sostituzione delle batterie

Le nuove norme prescrivono una più facile rimozione o sostituzione delle batterie, in grado di fornire migliori informazioni ai consumatori. Le batterie portatili negli apparecchi dovrebbero essere progettate in modo tale che gli utenti possano rimuoverle e sostituirle facilmente. Questo requisito diventerà obbligatorio tre anni e mezzo dopo l’entrata in vigore delle norme. Verranno fornite maggiori informazioni sulla capacità, le prestazioni, la durata, la composizione chimica, nonché il simbolo di “raccolta differenziata” delle batterie.

 

 

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