ASSOAMBIENTE: AUMENTA IL RICICLO MA ANCHE LO SCARTO

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Aumenta la raccolta differenziata in Italia, ma con essa aumenta lo “scarto da riciclo”.

E’ l’allarme che arriva dell’analisi ‘Scarti del riciclo e rifiuti non riciclabili’, che sarà diffusa da Assoambiente – l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo e smaltimento di rifiuti – a Ecomondo, la fiera per la transizione ecologica in programma a Rimini.

Nel 2000 la raccolta differenziata in Italia era pari al 14,4 % del totale dei rifiuti urbani raccolti, l’incenerimento pari al 7,7% e la discarica copriva due terzi del fabbisogno di smaltimento (67%) ed era consentito l’avvio a discarica dei rifiuti non trattati.

Nel 2021 la raccolta differenziata è pari al 64%, il tasso di riciclo il 48,1%, il recupero energetico pari al 18,3%, la discarica il 19%. Con tassi di riciclo che arrivano al 48,1% nei rifiuti urbani.

In questi venti anni il sistema ha cambiato volto. E’ diventata centrale nella gestione dei rifiuti urbani – si legge nel report che sarà presentato mercoledì a Rimini – la dotazione di impianti destinati al flusso di scarti e di quei materiali non riciclabili ma derivanti dalle attività di riciclo, che insieme ai rifiuti indifferenziati, richiedono una dotazione impiantistica specifica, di recupero energetico ed in parte di discarica.

Senza questa dotazione impiantistica il sistema basato su riciclo non può funzionare. Non bastano gli impianti di riciclo, servono gli impianti di back up per la gestione di scarti, sovvalli e rifiuti non riciclabili, soprattutto impianti di recupero energetico“.

 


 

Fonte: ASSOAMBIENTE

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