Toscana: pannoloni e prodotti assorbenti, il progetto del nuovo impianto

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Ad oggi “non è previsto alcun finanziamento regionale a copertura della quota eccedente il finanziamento PNRR” e “si segnala che nel corso del 2025, e solo successivamente all’approvazione del piano regionale dell’economia circolare, potranno essere emanati bandi per il finanziamento di impiantistica di recupero e di riciclo, nello specifico quelli legati ai 50 milioni vincolati proprio all’approvazione del piano”. Così l’assessora con delega ai rifiuti Monia Monni ha risposto in Aula all’interrogazione del consigliere Massimiliano Riccardo Baldini (Lega) in merito al primo quesito sul progetto del nuovo impianto per la gestione dei rifiuti urbani speciali non pericolosi, pannolini e prodotti assorbenti per la persona.

“Il progetto – Monni continua – è stato escluso dalla procedura di VIA, subordinatamente al rispetto delle condizioni ambientali, e quindi ad una serie di prescrizioni e raccomandazioni”. Monni ha aggiunto che è “ancora in corso il procedimento autorizzativo che “costituirà variante agli strumenti urbanistici del Comune di Capannori “ e “l’impianto in oggetto, proposto da Rete ambiente SPA, verrà realizzato all’interno di un’area a destinazione produttiva in località Salanetti, nel comune di Capannori, in prossimità del Comune  di Porcari”. “Le due linee produttive dell’impianto sono state finanziate dal PNRR per circa 15 milioni di euro, dei quali 10 milioni coprono la linea assorbenti e 5 milioni la linea tessili” e “nell’istruttoria svolta nel procedimento di verifica di assoggettabilità sono stati coinvolti tutti i soggetti competenti” e “nessuno dei contributi istruttori acquisiti dai soggetti consultati si esprime in maniera espressamente negativa sul progetto”. Monni ricorda che il Comune di Capannori ha suggerito “alcune misure di mitigazione che sono state recepite” e che “il Comune di Porcari ha evidenziato alcune criticità “che “suggeriscono una necessità di approfondimenti”.

“L’interrogazione è stata utile per sgombrare alcuni elementi segnalati dalla comunità di Capannori, dove vi era la convinzione che potesse esserci un contributo regionale – dice Baldini nella sua replica. –  La preoccupazione era che i costi di questa vicenda finissero in tariffa, a carico delle tasche dei cittadini”. “Sono stati sgombrati i dubbi fatti emergere da parte del comune di Capannori, Porcari e Asl – aggiunge – che sono però in via di approfondimento e che ancora non sono stati fugati”.

Infine, Baldini conclude: “Il fatto che la procedura di assoggettabilità alla VIA non sia stata prevista, a nostro avviso, è un po’ legato al fatto che potesse essere perduto il sostegno del PNRR” e “dal punto di vista della comparazione tecnica di impianti funzionante, la necessità di approfondimenti tecnici di valutazione dell’impatto ambientale continua a essere un elemento che desta preoccupazione”.


Fonte: Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Toscana

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